Notizie

Cessione dei crediti ed Ecobonus 2018

Una circolare entrata il vigore il 22 maggio 2018 ha definitivamente ufficializzato le novità per quanto riguarda l’Ecobonus e la cessione dei crediti per l’anno corrente. La riqualificazione energetica è un discorso che sta molto a cuore al Governo, che con questi incentivi vuole supportare i cittadini nel progetto di rendere le proprie abitazioni più ecologiche e meno impattanti sull’ambiente a livello di inquinamento.

Cos’è l’Ecobonus e perché è nato
L’Ecobonus è uno strumento introdotto dallo Stato per far fronte al problema dell’inquinamento ambientale e per mettersi in regola con l’UE per quanto concerne il discorso della responsabilità soggettiva sulle produzioni di esalazioni tossiche. Si tratta di un incentivo fiscale, che prevede lo sgravio di una parte del capitale speso, applicabile a tutti i lavori di riqualificazione energetica di case e appartamenti, soprattutto condominiali, al fine di renderli immobili a minore impatto energetico. Migliorare una casa rendendola più efficiente, energeticamente parlando, significa:

– ottenere un ambiente domestico più confortevole, più caldo d’inverno e più fresco d’estate. Questo consente di limitare l’uso di dispositivi riscaldanti e raffrescanti, ad esempio caloriferi e climatizzatori;
– utilizzare meno energia, gas e fonti di carburante non rinnovabile, il che comporta una netta diminuzione dell’inquinamento pro-capite;
– risparmiare sulle bollette, cosa molto importante soprattutto in un momento storico come questo, dove i prezzi sono alle stelle e la disponibilità economica degli italiani mediamente bassa.

Quali sono le migliorie che rientrano nell’Econobus e, di conseguenza, nel progetto di cessione dei crediti
La legge di stabilità del 2017, anno al quale si fa riferimento nella compilazione dei redditi del 2018, annoverava tra i lavori di miglioria soggetti a Econobonus e cessione dei crediti:

– sostituzione dei climatizzatori con dispositivi di nuova generazione in classe energetica superiore;
– lavori sulle pareti interne o sulle facciate esterne della casa a scopo coibentante;
– progetti di riqualificazione energetica di tutto l’appartamento;
– installazione di pannelli solari;
– rivestimenti termici;
– dispositivi climatizzanti con pompa di calore;
– impianti geotermici.

Su tutte queste opere edilizie è previsto lo sgravio fiscale del 65%, che scenderà al 50% per tutti i lavori fatti dal 1° gennaio 2018, ripartiti in 10 quote annuali. Durante il 2018 è stato istituito anche uno speciale Fondo, al quale si può già fare richiesta per un supporto per ottenere liquidità o cessione dei crediti, creato per concedere prestiti a tasso agevolato ai cittadini che desiderano riqualificare energeticamente la propria casa ma non di dispongono di capitali da investire nel progetto.

La cessione dei crediti: cos’è, come funziona
Nel 2017 la cessione dei crediti era uno strumento esclusivamente destinato ai condomini, istituito per permettere anche ai meno abbienti di partecipare alle spese di riqualificazione energetica del condominio, in base ai millesimi posseduti. Per l’anno 2018 questa possibilità è estesa anche ai proprietari di unità abitative singole, cioè case che esulano da un contesto condominiale. Ad esempio:

– villette a schiera;
– bifamiliari;
– villette singole;
– ville.

La cessione dei crediti inoltre potrà essere usata anche su immobili a uso residenza di proprietà degli IACP (Istituto Approccio Centrato sulla Persona, ovvero le cosiddette case popolari) o enti equivalenti. In tutti questi casi la cessione dei crediti potrà essere fatta a beneficio di terzi. Questi possono essere le imprese e le ditte che hanno effettuato i lavori, che a loro volta potranno cederli a privati. Nel caso degli incapienti, ossia dei cittadini senza reddito che si trovano nella zona di no tax o tax free, i crediti potranno essere ceduti esclusivamente alle banche, per una questione di sicurezza e trasparenza. La parte di quota non utilizzata può essere riciclata per l’anno successivo e, in tutti i casi, verrà comunque ripartita in dieci rate annuali esattamente come avverrebbe se il credito non fosse stato ceduto.

Quali documenti servono per effettuare la cessione del credito
In sede di compilazione di dichiarazione dei redditi è necessario, sia per ottenere lo sgravio Ecobonus sia per richiedere la cessione dei crediti, presentare i seguenti documenti:

– documento d’identità in corso di validità e codice fiscale;
– Isee se si fa parte della categoria no tax, o incapienti;
– ricevute e fatture relative ai lavori di miglioria effettuati, per verificare che siano interventi che rientrano nel piano di riqualificazione energetica e controllo degli sprechi delle risorse e dell’inquinamento;
– modello f24.

È necessario prestare molta attenzione nella dichiarazione della cessione dei crediti, perché sono strumenti soggetti a controlli capillari e zelanti. Un riscontro di scorrettezza o di abuso porta a sanzioni molto salate, da aggiungere naturalmente al totale rimborso della quota di credito ceduto senza averne diritto e requisiti. Chi desidera avvalersi di questo strumento dovrebbe, se non particolarmente esperto in compilazione di documenti commerciali, farsi assistere da personale qualificato, ad esempio un commercialista o gli addetti dei Caf.

La nuova piattaforma per la gestione dei crediti
Esiste uno strumento innovativo, proposto e realizzato da Giuliano Campana, e si tratta di una piattaforma facilitata dove poter investire e acquistare i crediti. L’idea è nata per rendere quest’operazione più semplice e snella per i cittadini, i fornitori e anche le banche, che vigilano sugli scambi e sono garanti di sicurezza e correttezza di tutte le operazioni relative alle cessioni di crediti. La piattaforma si può utilizzare per la cessione dei crediti dell’Ecobonus ma anche per quelle del Sismabonus.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LinkedIn
Share
Instagram